Una forma influenzale mai vista prima e che colpisce in primo luogo i suini, in Messico si è trasformata in un killer spietato e si sta diffondendo, anche se con minor danno, negli Stati Uniti e altrove. Le autorità dichiarano che non ci sia motivo di allarmarsi, ma nel frattempo stanno cercando di contenerne la diffusione, esortando le persone a prestare maggior attenzione agli ultimi sintomi riscontrati e a prendere le opportune precauzioni.
Ecco cosa c'è da sapere:
D: Come posso proteggere me stesso e la mia famiglia?
R: Per adesso occorre prendere opportune precauzioni dettate dal buon senso. Coprire la bocca nel caso di starnuti o colpi di tosse. Lavare le mani spesso; se sapone e acqua non sono disponibili, gel per le mani sono i migliori sostituti. Resare a casa se si è ammalati, e non mandare i bambini a scuola nel caso lo siano.
D: Quanto è facile contrarre il virus?
R: Gli scienziati ancora non sanno se basta un breve o prolungato contatto con chi è ammalato oppure se è di più facile diffusione. Ma in generale i virus dell'influenza si diffondono attraverso starnuti e colpi di tosse oppure - cosa molto importante - toccando bocca o naso con le mani sporche. I virus dell'influenza possono vivere sulle superfici per molte ore, come ad esempio un pomello di una porta che è stato toccato da qualcuno che ha starnutito sulla sua mano.
D: In Messico i funzionari indossano una mascherina. Devo averla anche io?
R: Il CDC (centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti) comunica che non c'è alcun risultato tangibile che ne implichi l'utilizzo. E' sicuro, comunque, semplicemente evitare di essere in stretto contatto con qualcuno che è malato ed evitare posti molto affollati in luoghi dove si sa che la malattia si sta diffondendo. Ma se non si può evitare, allora è pensabile di utilizzare una mascherina - ovviamente non sarà il metodo sostitutivo alle precauzioni opportune.
D: E' possibile curare l'influenza suina?
R: SI, con medicine influenzali quali Tamiflu o Relenza, ma non con vecchi medicinali.
D: Ce ne sono a sufficienza?
R: SI. Il governo federale ha una riserva sufficiente per curare 50 milioni di persone e molti stati hanno una proria scorta. Come precauzione il CDC ha spedito un quarto della scorta a diversi stati nel caso in cui il virus dovesse diffondersi più rapidamente di quanto non stia facendo.
D: Posso assumere il Tamiflu come precauzione anche se non ho contratto la malattia?
R: NO. L'uso eccessivo di antivirali può accrescere la resistenza dei virus agli stessi medicinali.
D: Quanto grande è il rischio di contrarre la malattia?
R: Per la maggior parte delle persone è molto basso. Fuori dal Messico, i casi riscontrati sembrano essere dovuti a gruppi di turisti provenienti proprio dal Messico. Ad esempio i casi riscontrati a New York sono dovuti a un gruppo di studenti e membri delle loro famiglie che sono tornati malati dalle vacanze primaverili trascorse in Messico.
D: Perchè le persone stanno morendo in Messico e non altrove?
R: Questo è un mistero. Per prima cosa c'è da capire che nessuno ancora sa quante persone stanno morendo in Messico a causa di questo ceppo virale, o quanti l'hanno contratto. Solo una piccola parte delle morti sospette è stata attribuita all'influenza suina, mentre per quanto riguarda altri casi sospetti, sono stati attribuiti ad altre cause.
D: Nel caso in cui io avessi prenotato una vacanza in Messico, dovrei disdirla?
R: I governi invitano a non andare in Messico se non strettamente necessario.
D: Cos'altro si sta facendo per fermare la diffusione del virus?
R: Gli Stati Uniti stanno cominciando ad effettuare visite a chi proviene dal Messico. Gli altri governi stanno prendendo le loro precauzioni e restrizioni.
D: Quali sono i sintomi?
R: Sono simili ad una normale influenza: febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, dolori, brividi di freddo ed affaticamento. Alcune persone hanno anche vomito e diarrea.
D: In quale caso dovrei farmi visitare da un dottore? Forse i sintomi possono provenire da altre cause come ad esempio l' allergia al polline?
R: Le autorità per la salute affermano che chi vive in un luogo dove il contagio del virus è stato confermato oppure ha recentemente effettuato un viaggio in Messico, e ha i sintomi appena descritti, è meglio andare da un dottore per un controllo specifico. Le allergie non provocano febbre.
D: C'è un vaccino per prevenire la nuova infezione?
R: NO, non ancora.
D: Quanto tempo dovrà passare per la produzione di un vaccino adatto?
R: Qualche mese.
D: Che cos'è l'influenza suina?
R: I maiali diffondono la loro forma di influenza e molto spesso le persone la contraggono, solitamente dopo il contatto con questi animali. Questo nuovo ceppo virale è un mix di virus nato dalla combinazione di virus dei maiali e altri virus degli uomini e uccelli. Diversamente dall'influenza suina normale, questa si sta diffondendo da persona a persona.
D: Allora è sicuro mangiare carne di maiale?
R: SI. L'influenza suina non si diffonde attraverso il cibo.
D: E per quanto riguarda l'influenza aviaria?
R: Gli specialisti hanno avvertito da tempo che questa è una questione che riguarda una forma influenzale mai vista prima e che le persone ne sono poco immuni, sia che provenga dagli uccelli che dai suini. L'aviaria non è scomparsa; ma gli scienziati la tengono d'occhio.
articolo tratto da Aol.com e liberamente tradotto
Ecco cosa c'è da sapere:
D: Come posso proteggere me stesso e la mia famiglia?
R: Per adesso occorre prendere opportune precauzioni dettate dal buon senso. Coprire la bocca nel caso di starnuti o colpi di tosse. Lavare le mani spesso; se sapone e acqua non sono disponibili, gel per le mani sono i migliori sostituti. Resare a casa se si è ammalati, e non mandare i bambini a scuola nel caso lo siano.
D: Quanto è facile contrarre il virus?
R: Gli scienziati ancora non sanno se basta un breve o prolungato contatto con chi è ammalato oppure se è di più facile diffusione. Ma in generale i virus dell'influenza si diffondono attraverso starnuti e colpi di tosse oppure - cosa molto importante - toccando bocca o naso con le mani sporche. I virus dell'influenza possono vivere sulle superfici per molte ore, come ad esempio un pomello di una porta che è stato toccato da qualcuno che ha starnutito sulla sua mano.
D: In Messico i funzionari indossano una mascherina. Devo averla anche io?
R: Il CDC (centro per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti) comunica che non c'è alcun risultato tangibile che ne implichi l'utilizzo. E' sicuro, comunque, semplicemente evitare di essere in stretto contatto con qualcuno che è malato ed evitare posti molto affollati in luoghi dove si sa che la malattia si sta diffondendo. Ma se non si può evitare, allora è pensabile di utilizzare una mascherina - ovviamente non sarà il metodo sostitutivo alle precauzioni opportune.
D: E' possibile curare l'influenza suina?
R: SI, con medicine influenzali quali Tamiflu o Relenza, ma non con vecchi medicinali.
D: Ce ne sono a sufficienza?
R: SI. Il governo federale ha una riserva sufficiente per curare 50 milioni di persone e molti stati hanno una proria scorta. Come precauzione il CDC ha spedito un quarto della scorta a diversi stati nel caso in cui il virus dovesse diffondersi più rapidamente di quanto non stia facendo.
D: Posso assumere il Tamiflu come precauzione anche se non ho contratto la malattia?
R: NO. L'uso eccessivo di antivirali può accrescere la resistenza dei virus agli stessi medicinali.
D: Quanto grande è il rischio di contrarre la malattia?
R: Per la maggior parte delle persone è molto basso. Fuori dal Messico, i casi riscontrati sembrano essere dovuti a gruppi di turisti provenienti proprio dal Messico. Ad esempio i casi riscontrati a New York sono dovuti a un gruppo di studenti e membri delle loro famiglie che sono tornati malati dalle vacanze primaverili trascorse in Messico.
D: Perchè le persone stanno morendo in Messico e non altrove?
R: Questo è un mistero. Per prima cosa c'è da capire che nessuno ancora sa quante persone stanno morendo in Messico a causa di questo ceppo virale, o quanti l'hanno contratto. Solo una piccola parte delle morti sospette è stata attribuita all'influenza suina, mentre per quanto riguarda altri casi sospetti, sono stati attribuiti ad altre cause.
D: Nel caso in cui io avessi prenotato una vacanza in Messico, dovrei disdirla?
R: I governi invitano a non andare in Messico se non strettamente necessario.
D: Cos'altro si sta facendo per fermare la diffusione del virus?
R: Gli Stati Uniti stanno cominciando ad effettuare visite a chi proviene dal Messico. Gli altri governi stanno prendendo le loro precauzioni e restrizioni.
D: Quali sono i sintomi?
R: Sono simili ad una normale influenza: febbre, tosse, mal di gola, mal di testa, dolori, brividi di freddo ed affaticamento. Alcune persone hanno anche vomito e diarrea.
D: In quale caso dovrei farmi visitare da un dottore? Forse i sintomi possono provenire da altre cause come ad esempio l' allergia al polline?
R: Le autorità per la salute affermano che chi vive in un luogo dove il contagio del virus è stato confermato oppure ha recentemente effettuato un viaggio in Messico, e ha i sintomi appena descritti, è meglio andare da un dottore per un controllo specifico. Le allergie non provocano febbre.
D: C'è un vaccino per prevenire la nuova infezione?
R: NO, non ancora.
D: Quanto tempo dovrà passare per la produzione di un vaccino adatto?
R: Qualche mese.
D: Che cos'è l'influenza suina?
R: I maiali diffondono la loro forma di influenza e molto spesso le persone la contraggono, solitamente dopo il contatto con questi animali. Questo nuovo ceppo virale è un mix di virus nato dalla combinazione di virus dei maiali e altri virus degli uomini e uccelli. Diversamente dall'influenza suina normale, questa si sta diffondendo da persona a persona.
D: Allora è sicuro mangiare carne di maiale?
R: SI. L'influenza suina non si diffonde attraverso il cibo.
D: E per quanto riguarda l'influenza aviaria?
R: Gli specialisti hanno avvertito da tempo che questa è una questione che riguarda una forma influenzale mai vista prima e che le persone ne sono poco immuni, sia che provenga dagli uccelli che dai suini. L'aviaria non è scomparsa; ma gli scienziati la tengono d'occhio.
articolo tratto da Aol.com e liberamente tradotto
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